martedì 1 aprile 2008

Il socialismo di Mario Perrone

Perché ti candidi?

Il mio lavoro sindacale del mezzo secolo scorso è stato intentato ad andare sempre fino in fondo per la risoluzione dei problemi derivanti dal diritto del lavoro e politico-sociale. Con la mia candidatura voglio contribuire alla difesa della dignità e del futuro della persona.

Su quali temi intendi impegnarti in maniera particolare ?

Riforma della legge arcaica sui privilegi consolari (del 1800) - Istruzione per la 3a generazione degli emigrati italiani in Europa . Dare l'Emigrazione agli emigrati


Tre buoni motivi per votare Partito Socialista ?

Perché anche in Italia ci sia un Partito Socialista che si alterni al Governo con i partiti conservatori . Una situazione che esiste da sempre in tutta Europa. In Italia il Partito Socialista è stato sempre sopraffatto dai cattocomunisti con il risultato che in Italia mancano le prestazioni sociali come il sussidio ai giovani studenti ed alle famiglie bisognose.

Con il Partito Socialista ci sarà un impegno perché in tutte le regioni, metropoli europee, vi sia una rete consolare attrezzata con tutti i mezzi moderni e personale competente in tutti i campi. È importante avere e mantenere i consolati per accorciare le distanze ed avere servizi efficienti e cordiali senza demandare ad enti o persone private.

I bambini devono imparare la lingua del luogo all'asilo infantile per non avere difficoltè quando iniziano la scuola. La scuola italiana va frequentata non appena sono stabiliti le fondamenta della formazione scolastica nell'adolescenza. Il Partito Socialista è interessato allo sviluppo della persona.

Il sito del candidato http://www.marioperrone.de

Per scrivere al candidato mario@marioperrone.de

1 commento:

Anonimo ha detto...

Caro mario, conosco il tuo impegno e il valore della tua retorica. Le tue parole sono come le pietre, pesano, colpiscono e spesso fanno male. Ma sono le parole dell'"emigrazione", immutabili come la condizione di chi ancora c'è dentro fino al collo. Mario, se come un disco di Caruso, è vero solo a 78 giri.